mercoledì 21 gennaio 2015

Un anamnesi originale!

Domenica siamo stati per la prima volta in un ospedale tedesco, anzi due.

Alla comparsa di puntini sul pancino di mio figlio, abbiamo deciso di chiedere un parere medico e ci siamo incamminati verso l'ospedale che dista circa quattrocento metri da casa. 

Arrivati al pronto soccorso ci siamo ritrovati davanti ad un viale cementato con due grandi sculture colorate a semicerchio, appena entrati abbiamo avuto la sensazione di aver sbagliato ingresso. Alla nostra destra un grande e luminoso bar con tavoli di faggio e decorazioni bavaresi, alla sinistra il parcheggio di barelle e sedie a rotelle. Silenzio. 

Ci guardiamo intorno e appurato di non aver sbagliato, osserviamo che il bar è anche frequentato da malati con parenti che chiaccherano sotto voce. Decidiamo di seguire le indicazioni e attraversiamo un lungo corridoio con una mostra di quadri in vendita, fino a quando troviamo un ufficio informazioni con due infermiere sorridenti. Immediatamente registrano la tessera sanitaria di mio figlio e ci fanno accomodare in uno studio medico. Dopo pochi minuti si presenta un medico che parla solo tedesco o bavarese, visita mio figlio, ma specifica di non essere un pediatra, ritiene si tratti di una malattia infettiva e compila un foglio di ricovero per l'ospedale pediatrico. 
Possibile che un medico nel 2015 non parli una parola d'inglese? ribadisco, in Tedeschia con l'inglese non si va lontano!
Le infermiere ci danno l'indirizzo, e ci chiedono se vogliamo le indicazioni per i mezzi pubblici, per fortuna abbiamo l'auto e siamo quindi costretti a cambiare ospedale. 

Dopo circa quaranta minuti, eccoci a Landshut.
Su una collina, tra villette e stradine, grazie al navigatore arriviamo dritti nel parcheggio, che è gratuito come è giusto che sia. 
St. Marien è il più grande ospedale pediatrico che io abbia mai visto, il nome non è casuale, credetemi!

L'ingresso del Kinderkrankenhaus è enorme e silenzioso, tutto colorato, dipinti e giochi, un grande bureau con un bel crocifisso appeso. L'impiegata ci consegna i moduli per la registrazione e, comprendendo le nostre difficoltà linguistiche, decide di aiutarci in tutto e per tutto. 
Le domande erano tante, ma qualcuna ci ha lasciati interdetti: indicare la religione dei genitori (normale) e del bambino, incluso il giorno del battesimo. Come prego?
Ora per chi si fosse perso come funziona la religione qui in Tedeschia è pregato di andarsi a leggere http://intantointedeschia.blogspot.de/2014/10/mangia-prega-paga.html

Io e mio marito ci guardiamo... il battesimo? che tipo di rilevanza può avere la data del battesimo in una anamnesi medica? Io non sono un dottore, sia chiaro, ma ho pensato che non c'entri una cippa di niente.
Ci accomodiamo tra altre famiglie in attesa (per la cronaca anche musulmani). È domenica ed il personale è ridotto. Iniziamo a guardarci intorno, ci sono cartelli e fotografie, non riusciamo a leggere tutto ma capiamo che i cattolici hanno messo dei bei soldini nella struttura. Non dimentichiamoci che la Baviera è la regione più cattolica della Tedeschia, perfino l'ex Papa è un emerito bavarese!
L'ospedale è ovviamente super figo, pulito e ogni cosa è curata nei dettagli, il silenzio è interrotto solo dalle risa dei bambini.

Dopo circa un'ora e mezza, ecco che finalmente tocca a noi! Il silenzio è tale che sentiamo a distanza l'infermiera che chiede in sala medici "chi parla inglese?". Imbarazzo generale, ma ecco che un baldo giovane pediatra si fa avanti! Parla un discreto inglese, entra e viene subito a stringerci la mano. Iniziamo una lunga chiaccherata, ci conferma che è Scharlach cioè scarlattina. Ci consegna una confezione di antibiotico e una prescrizione da portare dal pediatra.
Dopo aver rifiutato il ricovero, a nostro parere del tutto inutile, ci dirigiamo verso casa per assaporare un po' di Italia, pasta saltata con pomodoro e tonno... casa dolce casa.
Anche in UK le cose vanno diversamente, ecco il blog della mia amica Anna.
https://ihopethatimanage.wordpress.com/2015/04/29/nhs-la-sfida-atto-ii/

1 commento:

Unknown ha detto...

Strano! Qui a Schweinfurt non mi è mai capitato di trovare qualcuno che non parlasse inglese, tranne l'omino del carroattrezzi!