giovedì 23 aprile 2015

Com'è dura l'avventura!

Eccomi tornata dopo due settimane italiane. 
Ho bevuto tutti i cappuccini possibili, mi sono scofanata tanta pizza, ho usato il bidet ad ogni occasione, insomma ho fatto il pieno di quel che mi mancava, ho rivisto la mia famiglia e alcuni amici, non tutti purtroppo, ma recupererò!

I miei spostamenti in Italia avvengono per lo più in aereo, io e mio figlio viaggiamo sempre con Air Dolomiti di Lufthansa che si occupa del tratto Monaco - Torino. Il viaggio è breve, più o meno 60 minuti, insomma il tempo di leggersi un quotidiano e sorseggiare un drink...come no!

Il calvario di una mamma in viaggio con passeggino, borsa pannolini e valigia comincia all'areoporto. L'inizio è  senza intoppi, si va diretti verso l'area famiglie per check-in agevolato, tutto liscio, tranne per i controlli di sicurezza, dove praticamente resto solo in pantaloni e maglietta e fanno togliere giubbino e scarpe anche al piccolo. 
Seguono i controlli anti-droga al passeggino e al biberon, l'ultima volta mio figlio si è rifiutato di consegnare il suo pupazzo, c'è un limite a tutto! Perdo un quarto d'ora a ricomporre il tutto, mentre lui si è già affezionato a chiunque lo tenga in braccio; guarda incuriosito il monitor luminoso e scoppia una tragedia per portarlo via.

Parto sempre dallo stesso Gate e la formazione si ripete, posti a disposizione sono 120 e sono occupati da : 80 uomini con valigetta, 1 mamma,1 bimbo, 2 hostess e spero i piloti. Dopo un ulteriore controllo del passaporto, saliamo sul pullmann per arrivare sotto dell'aereo. A quel punto devo lasciare mio figlio a un tecnico, smontare il passeggino, consegnare la valigia, riprendere il bambino e salire la ripidissima scaletta. Ma eccoci finalmente in aereo, ci riempiono di regali come puzzle, astucci, marionette, biscotti, album da disegno, matite, ogni volta sono diversi e finoscono regolarmente sotto i sedili nel giro di pochi minuti.

Al contrario della scuola, in aereo i posti in fondo restano sempre vuoti per il rumore, così di solito ci andiamo noi. Mio figlio non paga ancora per un posto a sedere, viaggia in braccio, legato da una sorta di cintura accessoria. Mi salta sulle ovaie, sgomita perché vorrebbe muoversi, urla, ride, ha sbalzi ormonali come una donna incinta. Credetemi, mi mette a dura prova.

In quota fa regolarmente la cacca o tantissima pipì, l'hostess mi indica sempre il bagno dove sostiene ci sia un fasciatoio, che tenerezza mi fa. E' evidente che non ha il senso della misura.
Il fasciatoio è una specie di nicchia tipo Dolce Forno della Harbert, mio figlio va per i 14 kg e scalcia come un cavallo dopato, ed è impensabile infilarlo li dentro. La prima volta ci ho anche provato e col piedino ha suonato l'allarme due volte! Di solito lo cambio sui sedili, sperando non abbia pipì di riserva.

Servono da bere e portano da mangiare, molto bene! E io? La creatura si mangia tutto quello che mi danno e a me restano solo i plasmon! L'ultima volta ho osato chiedere un bicchiere di Coca-Cola, l'ho bevuto in equilibrio col braccio per aria, intanto lui, si è slacciato la cintura, ha afferrato la bottiglia della birra del vicino e ha iniziato a correre nel corridoio, risultato? l'hostess mi ha tirato le orecchie "Non è una buona idea lasciarlo nel corridoio!" mi ha detto, ma va???? volevo solo bere!

Come in ogni buon film dell'orrore, il peggio è sul finale! Tutti escono,  mentre io sto ancora raccogliendo pezzi in giro sotto i sedili, devo vestirmi, vestire lui e intanto il pullman aspetta solo noi, che dobbiamo scendere dalla scaletta sempre più ripida, ricomporre il passeggino, legare il criminale che urla "papaaaà!!!" mentre lo strappo dalle braccia dello stewart in imbarazzo.

Ma no tranquilli, non è impegnativo viaggiare in aereo con bambini  piccoli, io per esempio ci impiego solo tre giorni a riprendermi! Per fortuna tra tutti questi managers c'è sempre qualche anima pia che mi aiuta con i bagagli. 

Mi consola sapere che non sono l'unica pazza, ma mi tiene compagnia Anna in UK...





8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei la n1

Unknown ha detto...

Grazie Giu :)

EinEspressoBitte ha detto...

Appena scoperta... appena letto il tuo post... appena smesso di ridere! Il mio bimbo è ancora piccolo, ora so cosa mi aspetta quando andremo in aereo!
Saluti da Simona da Freising!

Unknown ha detto...

ciao Simona, io abito a Erding, direi che un espresso ce lo possiamo fare. Un abbraccio :)

EinEspressoBitte ha detto...

e anche volentieri!!! Io poi a fine anno verró ad abitare ancora piú vicino ad Erding... che tra l´altro adoro, ci vengo spessissimo, soprattutto all´isola commerciale!

Unknown ha detto...

Ahahahah! Non avevo ancora letto questo tuo post! Decisamente vivido! Immagino il "piccoletto" :) Comunque a me che viaggio su Lufthansa non danno tutti quei regali di cui parli! Cercherò di capire se airdolomiti si spinge fino al centro italia! Ma sul cibo concordo, mai una volta che lo mangio io... E mai una volta che mi diano due pezzetti di torta invece che uno solo!

Andre ha detto...

Ciao Lara,
ho trovato molto carino il racconto,
se tu mi dessi l'autorizzazione lo pubblicherei su Berlino Cacio e Pepe Magazine citando il tuo blog e aggiungendo una tua breve descrizione in calce,
ti va?
Se si, scrivimi a redazione@berlinocacioepepemagazine.com

Ciao!
Andrea

Unknown ha detto...

Molto bene Simona spero di conoscerti presto!
Luna con Air Dolomiti abbiamo fatto anche il Battesimo del Volo con festicciola e diplomino firmato dal comandante per il piccolo Fulvio :)