lunedì 29 dicembre 2014

2014. Ho cambiato pelle.

E' fine anno e anche per me è tempo di bilanci.
Sono passati ormai molti mesi e la mia nuova vita ha fatto di me una persona nuova.

Uscire dall'Italia non significa solo abbandonare famiglia, amici, casa, abitudini, è molto di più.
Il vero cambiamento è stato abbandonare definitivamente gli schemi mentali che mi hanno accompagnata per buona parte della vita.
Pensare di cambiare vita e restare la stessa persona è impossibile e lasciatemelo dire, sarebbe un vero spreco! 
Erano anni che volevo scrollarmi di dosso gli ultimi residui di pregiudizi, schemi, cosa è giusto, cosa è bene fare, cosa è socialmente accettabile. Esco dal mio Paese per un periodo più lungo di una vacanza e mi si apre un mondo!
Ho conosciuto persone straordinarie, ho ascoltato e ascoltato, storie di altre vite, di scelte importanti, di cambiamenti. Ho incontrato italiani felici che non tornerebbero mai indietro e ho pensato 'come ti capisco!'.  Ho bevuto caffè imbevibili con persone di ogni nazionalità, ho guardato le foto dei loro figli, ho ascoltato oltre l'ascolto senza mai stancarmi. 
Ho sognato il bidet e l'ho desiderato, ma ho gettato il cuore oltre l'ostacolo e sono andata avanti.

Ancora un paio d'anni e salirò sul treno dei quaranta e mai come adesso sento che vivere bene il presente è meglio che fare mille progetti!
La gioia è esclamare ogni giorno "ma davvero??non lo sapevo!" continuare ad imparare cose nuove, nuovi modi di pensare, pianificare e sentire la mente aprirsi come un fior di Loto. 
E' questo che ho fatto quest'anno! ho levato la polvere e mi sono tuffata in un mondo nuovo.

Mi sono ritrovata con persone di ogni nazionalità ed ho iniziato a trovare rilassanti le temibili conversazioni in inglese. Ho sognato di viaggiare nel tempo per insultare i miei insegnanti di lingue, anni buttati a studiare grammatica. Follia!
Mi sono persa e ritrovata tante volte...anche in metrò.
Ho ascoltato con stupore i silenziosi messaggi vocali di mia madre, ma mi ha detto di non preoccuparmi perché sta imparando.
Ho fatto lunghe passeggiate nei parchi, ho osservato gli uccelli, la luna e le stelle, mi sono commossa, emozionata, ho pianto, ho riso tanto. Penso che la mia mente non abbia mai visto così tanti punti di domanda e certo il tedesco non aiuta. 
Ho ascoltato tanta musica e quest'anno l'ho saluto così con "Quello che capita" di Pezzali, ciao 2014!


venerdì 12 dicembre 2014

Un Teatro chiamato Allianz Arena (Serata Champions League)


L'Allianz Arena è lo Stadio di Monaco, dedicato esclusivamente al calcio. 
Inaugurato nel 2005 è conosciuto ai tedeschi con il soprannome Schlauchboot, il Gommone.
La sua struttura è unica e inconfondibile, di giorno è completamente bianca mentre con il calar della sera cambia colori a seconda delle squadre in campo. Pare che ad ogni cambio di colore, si verifichino in autostrada la media di dieci incidenti, la curiosità uccide, si sa!

Mi è capitato nel corso degli anni di assistere ad eventi sportivi importanti, ma stavolta è diverso per tre ragioni. E' la prima volta che:

1.  assisto ad un evento sportivo in Tedeschia
2.  porto mio figlio allo Stadio
3.  guardo una partita di Champions League dalla Vip Lounge

Siamo arrivati puntuali come l'entusiasmo in un giorno di festa! Dopo aver parcheggiato comodi sotto le gradinate, ci siamo avviati a piedi verso i furgoni, verso i furgoni?? Ebbene si, mio marito ci teneva a farmi vedere l'interno dei furgoni che tracciano i segnali dati e televisivi, in effetti all'interno sono davvero fighi, sembrava di essere in un film di spionaggio!
La puntualità è importante ma la fortuna lo è di più, e per puro caso abbiamo assistito all'arrivo dei giocatori, sia del Bayern Munchen che del CSKA Moskva.

E poi via verso l'ingresso, muniti di passeggino, borsa con biberon e pannolini, e per prima cosa iniziano ad aprirci le porte e ci sorridono, c'è felicità nell'aria! Mi accorgo banalmente di quante persone lavorino grazie al calcio, tantissime.  L'hostess ci accompagna fino all'ascensore dandoci indicazioni, ma una volta usciti al quinto piano, ci viene incontro una simpatica ragazza che scopro sarebbe stata la cameriera per tutta la serata, la porta indica due aziende nella stessa stanza e la tavola è apparecchiata per dieci, noi siamo i primi, il buffet è ricco e vario. Riassumo l'accoglienza nella Vip Lounge citando una frase famosa "Prendete e mangiatene tutti" , non ci facciamo pregare ordiamo due Paulaner e che la serata abbia inizio! Piano piano la tavola si riempie si soli uomini. Due televisori in diretta TV fanno da sottofondo ad un ambiente a dir poco tranquillo. 

Per il fischio d'inizio vengono disposte caramelle gommose (i tedeschi le adorano) e mandorle candite, prese le coperte ci si dispone fuori, dove la vista è davvero uno spettacolo! 
Calma calma, mio figlio è così gasato che non vuole dormire, decido di uscire nel corridoio per farlo addormentare, dopo diversi minuti di cammino, finisco per fare shopping. 
Il Bayern ha segnato mentre io sono nel corridoio che tento di sedare quel criminale di quindici mesi che mi porto appresso. Dormire? non se ne parla! 

Rientro tra il primo e secondo tempo, perché vengono serviti i dolci e i caffé e finalmente arriva il mio turno. Copertina e poltroncina morbida morbida, confesso che guardarsi la partita così è una goduria. E' come essere seduti in un grande teatro all'aperto, non c'è un posto vuoto e sono tutti seduti e composti, anche nelle curve! I tifosi del Bayern sono dietro al portiere e in confronto ai nostri tifosi, sembrano le voci bianche dello Zecchino! Ma almeno i fumogeni? niente, neanche un motorino volante, una rissa, che so un piccolo pestaggio, un' ambulanza, niente!
Rientro perché vedo mio marito in difficoltà e il Bayern segna il secondo gol, mentre io tartufo il culetto di mio figlio per capire se cambiarlo! Alla fine del secondo tempo ci attendevano wurstel caldi e salsine, mentre noi  siamo usciti a dieci minuti dalla fine allo scopo di legare nostro figlio in auto. 

Hanno fischiato la fine e il piccolo ha iniziato a russare!Tempismo perfetto!  
Ma non ci arrendiamo, replicheremo perché è stato davvero divertente! la prossima volta assolderemo una babykiller ops una babysitter e chissà magari riuscirò a vedermi un gol!

Le avventure non finiscono qui e gli amici in UK sono andati allo Stadio, leggete un pò http://ihopethatimanage.wordpress.com/2014/12/10/england-australia/#more-151


domenica 7 dicembre 2014

Il segreto dei sandali coi calzini.


Quante volte vi sarà capitato di incrociare un turista tedesco e di riconoscerlo per i sandali con le calze? Impossibile non sia accaduto almeno una volta!

Ma da quando vivo qui, ho finalmente capito il perché di quei sandali.

Rullo di tamburi.......ai tedeschi non frega molto del giudizio degli altri, pertanto si vestono come gli pare! Benvenuti in Tedeschia!

Escludendo la zona centrale di Monaco, dove è facile incontrare uomini e donne che sembrano usciti da Vogue, l'aiuto della carta oro non conosce nazione, per il resto è tutta una altra storia!

I primi tempi rimanevo abbastanza sconcertata. Uscivo di casa con la giacca antipioggia e mi rendovo conto di essere l'unica ad averci pensato! perchè non è nemmeno il clima ad influenzare le scelte, è normale incrociare persone che con otto gradi decidano di mettere l'infradito, la giacca aperta, immancabili le auto cabrio scoperte. Ma se non è il clima, cosa influenza i tedeschi?

Esistono diversi siti internet che offrono consigli sugli abbinamenti, consulenze d'immagine. 
Nei negozi c'è un po' di tutto, vestiti molto carini, ma anche cose che a guardarle a volte io e mio marito, ci siam detti "ma non ci credo che qualcuno si infila queste cose, è impossibile!" colori stranissimi tipo pantalone verde militare con toppe gialle e giacca di Jeans con stampe di banane.

Set-up per il self-service
A frequentarli poi, non è che si vestano così diversamente dagli italiani, è che ogni tanto si presentano con quel capo che ti lascia a bocca aperta. Ad esempio, una mattina una mamma si è presentata con un pantalone rosso coi cuori bianchi e l'hanno coperta di complimenti sinceri per l'originalità. Il giorno dopo ho infilato a mio figlio una maglietta con una renna, un vero successo!
Settimana scorsa mio marito era in pausa pranzo e quattro ragazze si sono presentate al self-service con enormi bigodini in testa, si sono sedute hanno mangiato e via di nuovo al lavoro!

The Voice of Germany - I Giudici
A prova di questo, la televisione tedesca offre un panorama completo, dove è facile vedere programmi ad altissimo audience i cui concorrenti non hanno un filo di trucco e sono vestiti come a casa. E sono spesso semplici, trasparenti, mai costruiti. Eccetto rari casi di Stars super accessoriate, il resto è totale relax. I programmi come 'The Voice of Germany' che riscontrano grande successo non hanno giudici truccati o contesi dalle case di moda, l'aspetto è in secondo piano. Vedere i concorrenti acqua e sapone emozionarsi, li fa sembrare più veri e mi appassiono di più alle loro storie.

Difficile decifrare una cultura in pochi mesi, capire cosa piace e cosa no.

Ma vi posso garantire che vivendo qui tutto assume una dimensione più umana.

Difficilmente cederò al confort dei sandali con calzini, ma i miei tacchi sono ben chiusi nell'armadio e pare che lì siano comodissimi!

giovedì 4 dicembre 2014

Le cattive abitudini sono dure a morire!

E se vi dicessi che a volte dimentico di essere in Tedeschia? già è così, sarà l'età oppure le cattive abitudini italiane, si perché di cattive abitudini si tratta.

In questi giorni mio figlio ha un po' di tosse notturna, nulla di che, ma ho pensato di chiamare la dottoressa per scrupolo. Il telefono è spento ma mi richiama nella mezz'ora successiva, le spiego tutto, mi fissa un appuntamento per lunedì e suggerisce "se possiede un inalatore inizi ad usarlo, altrimenti ci vediamo lunedì. In caso di febbre invece, mi chiami in ogni momento". 
Fin qui tutto normale, peccato che io non posseggo un inalatore, pertanto decido di valutarne un paio e scendo alla farmacia sotto casa per acquistarne uno.

Le farmaciste mi conoscono perché ci incrociamo spesso per le scale, sono simptiche e parlucchiano inglese. Quando ho spiegato loro che cosa volevo, la reazione mi ha davvero stupita!
F. "perché vuole comprare un inalatore??ma è costoso!!ma no non è il caso di spendere soldi!"
Io "mi serve per mio figlio, ha la tosse e lunedì andremo dalla dottoressa"
F "no no lunedì la dottoressa le prescriverà l'inalatore, torni con la ricetta, funziona così! altrimenti paga due volte!no no!"
Inizialmente ho pensato, ma hanno bevuto ste due???
Io "per comprare un inalatore ho bisogno di una ricetta??" finalmente mi ha spiegato...
F. "lunedì la dottoressa prescriverà le inalazioni, lei potrà affittare l'inalatore per tutto il tempo necessario con i farmaci che servono e pagherà il sistema sanitario, senza ricetta pagherà tutto lei e il costo è davvero alto, più di cento euro!"

Giusto! Giustissimo! Grazie farmaciste, mi ero dimenticata di essere in Tedeschia!
Qui il sistema sanitario funziona e a volte mi dimentico...proprio ieri parlavo con Fabio, un papà del Mutterzentrum che è stato dal dentista per un complicato intervento alle gengive e al saldo ha presentato la tessera sanitaria.

Sia chiaro, non vorrei passasse il messaggio che qui si accede alle prestazioni mediche gratis, non sono gratis! paghiamo la stesse tasse che in Italia, solo che in Italia finisci per dover andare dai privati e pagare due volte, qui dai privati ci vai con la tessera sanitaria e paga il sistema sanitario.
Questo riduce, annulla direi, gli introiti in nero per quanto riguarda i medici.
Sarà meglio, sarà peggio? ma che dire, i tedeschi si lamentano e l'opinione comune è che non è mai abbastanza efficente, si può, si deve migliorare. 
Certo, certo, ovviamente ci saranno delle lacune ma intanto.

Dopo una vita in Italia passata a pagare tutto doppio, mi sembra così strano di non tirare fuori denaro sonante, mi sento un po' come... come un politico!

giovedì 27 novembre 2014

I figli della Teoria degli Abbracci (saranno adulti felici?)

Come già sapete, dedico le mie mattine interamente a mio figlio (non che il resto della giornata sia libero!) ma lo seguo al Mutterzentrum insieme agli altri bambini.
Questo per me è un privilegio, osservo ogni giorno i suoi cambiamenti, il suo modo di approcciarsi agli altri e seguire i suoi progressi è per me motivo di emozione.
Ma ho anche l'opportunità di vedere tutti gli altri, essendomi appena inserita in una nuova cultura, cerco di capire, seppur con qualche difficoltà, osservando i miei compagni di viaggio.

Riassumo brevemente le principali tipologie di mamme tetesche:

Classica Mamma Teutonica, alta, altissima, cucina tutto sano, ansia zero, sorride sempre, ha una soluzione per tutto, ha mediamente tre o quattro figli, attività preferite: leggere riviste di ricami natalizi, cucina tradizionale.

Mamma Punkabbestia, altezza media, capelli scompigliati o rasta, ansia?che cos'è?, non sorride se non per foto, ha mediamente uno o due figli, il marito quasi sempre sud americano simil Bob Marley, attività preferite: confezionare sigarette in un angolo, lagnarsi a caso. Sul guinzaglio di corda non ho ancora indagato.

Mamma Sportiva, alta, fisico da indossatrice, sempre allegra, si assenta solo per motivi che implicano il sudore, i suoi figli si nutrono di cetrioli, peperoni, zucchine, di solito è dotata di passeggino da running, attività preferite: stretching e balli di gruppo.

E poi ci sono i piccoli. 
I bambini sono uguali in tutto il mondo. 

I timidoni. Vivono a non più di un metro dalla loro mamma, sono dolci dolci, sempre in cerca di coccole e approvazione, per lo più innoqui da ogni punto di vista. Un po' cozze attaccate allo scoglio. Le mamme dei timidoni che osano andare in bagno, fanno pipì col sottofondo di pianti estenuanti. 

I giocherelloni. Non si curano molto della mamma, sono vivaci e irruenti, sempre in cerca di nuovi giochi, non sono innoqui ma tutto sommato non fanno danni. Le mamme dei giocherelloni passano il tempo a bere cappuccini, hanno libero accesso al bagno.

I figli della Teoria degli Abbracci. E qui si apre un mondo.

Devo fare una premessa. Esistono diverse correnti di pensiero, teorizzate da psicologi più o meno famosi, sui metodi per crescere un bambino felice. Una di queste teorie, suggerisce ai neo genitori di non sgridare i propri figli, insomma è bandita ogni sculacciata, alle marachelle si risponde con l'abbraccio. 
Pare che questo metodo aiuti i bambini a crescere felici. Sarà ma a me fanno un po' paura.

I figli della T. di A. sono i più indisciplinati e hanno una doppia personalità, davanti ai genitori recitano una gentilezza che ha il sapore di finto, aiutano gli altri bambini, li prendono per mano, li accarezzano, poi girano l'angolo e...sono dei fottuti prepotenti. Smanacciano, spingono, rubano i giochi. E i genitori? i genitori li abbracciano per cercare di calmare la loro rabbia. Si avete capito bene, li abbracciano! Magari alzano un po' la voce, ma poco. Pestano i piedi, fanno i capricci, urlano anche venti minuti consecutivi, tirano sberle anche alla mamma e mal che vada, li abbracciano??

Per fortuna questa Teoria è sposata da pochi genitori, perché vi garantisco che questi piccoli psicopatici sono pesanti come il polpettone a colazione e l'istinto di trascinarli in un angolo e suonargliele è davvero forte! 
Dopo averli visti in azione in Italia speravo di non rivederli e invece scopro che queste moderne teorie viaggiano in tutto il mondo. Si salvi chi può!!

venerdì 21 novembre 2014

Da zero a sei (o sette) anni.

Le info scolastiche che seguiranno non provengono da un noioso sito ufficiale ma dalle chiacchere fatte in questi mesi con svariate mamme ed ex studenti. Considerate che vivo in Baviera e tra regione e regione vi sono alcune differenze, anche per quanto riguarda le vacanze scolastiche.
Stamattina mentre bevevo un caffè e mio figlio sorseggiava colla, mi sono tolta l'ultimo dubbio.

Tanto per incominciare, quando nasce un bimbo di una madre lavoratrice a Monaco, consigliano di inviare circa 18 lettere di richiesta iscrizione al nido. Per legge entro 12 mesi dovrebbe arrivare almeno una risposta positiva nel raggio di 45 km. Scrivo 12 mesi perché in seguito alla nascita la madre ha 12 mensilità pagate al 100%, dopo di che deve rientrare, oppure può chiedere un'aspettativa fino al compimento dei tre anni. Ma non perdiamoci in dettagli.
Insomma pare che trovare un nido a Monaco non sia così semplice.

Compiuto 1 anno e fino ai 3, ci sono diverse alternative. Alcune molto simili a quelle italiane. Nidi privati e sono tantissimi, nidi sociali in cui collaborano anche i genitori e i costi diminuiscono. Associazioni finanziate dai comuni come i Mütterzentrum, oppure centri alternativi gestiti da enti religiosi o politici. Insomma per ogni tasca e per tutti i gusti.

Al compimento dei 3 anni, inizia un ciclo della scuola materna che può durare dai 3 ai 4 anni. 
Come sopra ma spariscono i Mütterzentrum e si inserisce in alternativa all'asilo pubblico, cattolico, protestante, privato o l'opzione che trovo più interessante:
Le scuole Maria Montessori. Sono circa 1200 sparse per tutta la Tedeschia, istituti privati con insegnanti qualificati Montessori e tutto ciò che ne viene dietro. Ritengo che questi istituti meritino un post dedicato, io e mio marito parteciperemo all'open day e alle serate genitori, prima indago poi scrivo.
Perché questo periodo varia dai 3 ai 4 anni? molto semplice, ora mi spiego meglio.

In Tedeschia è possibile iniziare, quelle che noi conosciamo come elementari, anche a 7 anni. Vi sembrerà impossibile ma secondo studi e statistiche fatte sugli studenti tedeschi, pare che iniziare la scuola a 7 anni aiuti ad avere una migliore carriera scolastica. La valutazione è soggettiva naturalmente, varia da bambino a bambino. Nell'anno in cui si compiono sei anni,  la scuola in cui si è fatta la pre-iscrizione, invia una lettera di convocazione alla famiglia per un colloquio in cui i futuri insegnanti valuteranno se il bambino può iniziare subito o se è meglio rinviare all'anno seguente.
In caso di assenza al colloquio, e nessuna risposta alla lettera, ne viene inviata una seconda. Nell'ipotesi in cui segua il silenzio stampa, la scuola da comunicazione alla Polizia che lo studente in questione dovrà essere prelevato da casa e accompagnato a scuola per inziare il ciclo scolastico.
Sono molti i genitori che spingono perché i propri figli non inizino prima dei sette anni, al punto che a Monaco ci si può rivolgere all'istituto certificato di medicina della scuola, che effettua valutazioni e le stesse sono valide in ogni istituto.

In Tedeschia, come in Italia, esiste l'obbligo scolastico, che qui viene preso un tantino più seriamente.
Ad esempio. Mentre durante la scuola materna è possibile assentarsi per una vacanza o un qualsiasi motivo, a partire dall'inizio delle elementari non è più possibile assentarsi se non in caso di malattia certificata o visita medica anch'essa certificata. Insomma, allungare un weekend o cedere alle lagne del bambino che ha male al pancino e poca voglia di andare a scuola, qui non è possibile. Tantomeno pensare di partire per una vacanza!
L'assenza non giustificata da un motivo valido, ha come conseguenza una denuncia alla Polizia, in quanto si nega al bambino in questione, il diritto all'istruzione che è quasi totalmente finanziata dallo Stato (libri inclusi, acquistati dall'istituto e affittati annualmente agli studenti). la famiglia oltre ad essere multata, dovrà giustificare davanti ad un giudice minorile l'assenza e badate bene, si rischia la galera! 

Già me lo immagino il Mario Rossi di turno "ma signor Giudice, sono riuscito a trovare i biglietti loucost!!!!"

Insomma agire in stile italiano 'ma tanto cosa vuoi che succeda' è vivamente sconsigliato!

Se cercate informazioni su come funziona in UK vi consiglio il blog di un'amica 

giovedì 13 novembre 2014

Come tante piccole stelle.

Per chi non lo sapesse in Tedeschia l'11 novembre ha inizio la stagione del Carnevale.
Ovviamente per noi italiani è un po' strano ma come sempre 'Paese che vai, Usanze che trovi'.

In concomitanza dell'inizio del Carnevale, qui ad Erding c'è un'usanza molto speciale. All'inizio di novembre i bambini dei Kinder Garten e del Mutter Zentrum iniziano a costruire delle lanterne che serviranno per la cerimonia nel bosco (San Martino).

E così, ieri pomeriggio all'imbrunire, ci siamo dati tutti appuntamento nella piazzetta del Mutter Zentrum. Circa un'ottantina di persone tra bambini, genitori, nonni, maestre e musicisti.
Accese le candeline, alcune mamme si sono occupate di distribuire fogli con testi di canzoni.
La mamma fotografa era pronta e con discrezione si è accovacciata nel cerchio formatosi attorno alla fontana.

Nel silenzio i flauti hanno iniziato a suonare, tutti cantavano e una magia di luce e musica ci ha accompagnati nel sentiero di un piccolo bosco alle spalle del centro storico.
L'atmosfera era di gioia e pace e le piccole lanterne splendevano come tante piccole stelle.

Appena arrivati in un'altra piccola piazza, ci siamo nuovamente disposti in cerchio e una maestra ha tenuto un breve discorso, che mi hanno tradotto, ha fatto gli auguri a tutti di pace e felicità. I canti sono ricominciati e piano piano ci siamo incanalati nel bosco. Ad attenderci alcune mamme con cestini colmi di dolcetti con mele, cannella e miele, confezionati uno a uno, a forma di stelle e cuori. Terminati i dolcetti grande festa danzante all'interno del Mutter Zentrum, giochi e torte per tutti.

Questi tedeschi non smettono di stupirmi.

mercoledì 12 novembre 2014

Risparmia e Rispetta.

Le temperature scendono e l'inverno è alle porte.

Ormai è un mesetto che vedo passeggini con la base pelosa, si insomma di vello d'agnello. Diversi siti indicano che il vello d'agnello sia addirittura indispensabile per il corretto sviluppo del bambino. Si avete capito bene, vostro figlio dorme sulla pelliccia di un agnello che è stato sacrificato per il bene dell'umanità, questo lo farà crescere meglio. 

Sarà dunque questo il segreto per crescere figli felici? 
ma 'Il silenzio degli innocenti' non vi ha insegnato niente???  Vogliamo davvero continuare a trovare ogni scusa per scuoiare gli animali? 

Voi continuate pure a crederci, siete liberi. 
Io negli ultimi anni mi sono avvicinata, con sempre più interesse ai tessuti sintetici, tecnici e mi sembra siano meglio. Ma non sono un'esperta, sono solo una mamma che cerca di capire, se ciò che è bene per i figli sia anche un bene per gli altri esseri viventi.

Così oggi dopo pranzo mi sono messa al lavoro con forbice, pennarello e centimetro.

Ecco qui il mio capolavoro! 
D'ora in poi, il mio piccolo circolerà con questa nuova versione invernale del passeggino! certo non è propriamente chic, fa un po' centro sociale...ma chi lo sa magari qualche agnello in paradiso apprezzerà l'iniziativa.



martedì 11 novembre 2014

Rituale femminile.

Quest'anno sarà un Natale Speciale, il nostro primo Natale in Tedeschia. Abbiamo deciso di passarlo qui,  ebbene si non torneremo in Italia, vogliamo assaporare la Baviera fino all'ultima decorazione. 
Quando vivevo in Italia facevo di tutto per andare ai mercatini di Natale, ora vivo nella terra dei mercatini e non me ne vado di certo! 
Ma c'è un rituale pre natalizio a cui, tutte le donne sane di mente si sottopongono almeno una volta, il giretto all'Ikea.

Oggi ho l'auto a mia disposizione, come sapete di solito giro in bicicletta ma mi è presa un'irrefrenabile voglia di andare all'Ikea e vista la distanza, ho lasciato la bici in garage.

Io e il mio piccolo, dopo una serie di contrattempi ci siamo infilati in auto e siamo partiti alla volta di Eching, che dista ad una mezzoretta da casa Gullen.

Appena arrivati, mi sono accorta che altre mamme avevano avuto la mia stessa epifania, Ikea in settimana! Incastonato mio figlio nel carrello, ci siamo subito precipitati a fare la colazione svedese... ho preso un caffé e sapeva di cartone, cartone svedese ovvio!

L'Ikea in Tedeschia è un po' diversa da quella italiana, e non parlo solo dei prezzi che qui sono più bassi (a causa dell'IVA ovviamente), anche i prodotti differiscono. La maggior parte sono gli stessi, è chiaro, ma per esempio non ci sono gli asciugamani da bidet.
Il settore delle occasioni è ridotto all'osso, a Milano e Torino è decisamente più ricco.
Gli articoli hanno nomi differenti, sempre svedesi, ma qui leggere nomi con h, k, y buttate a caso è del tutto normale.
Importantissimo, qui l'Ikea è chiusa di domenica come gli altri negozi.
 
 L'atmosfera è un po' più romantica, ma i commessi non si smentiscono. Non so se vi è mai capitato, ma all'Ikea quando chiedi un'informazione, ti rispondono subito, ma ti danno spesso indicazioni  ad cazzum. Così, cercando le ciabatte con la renna, me la sono girata in lungo e in largo, mettendo nel carrello un po' di Natale (vedi foto) e un po' di calduccio. La pelliccia nella foto è finta, squoiare un'animale per scaldare il culetto di mio figlio, mi sembra un tantino folle. Con 9,90€ ho comprato la base invernale per il passeggino e molto altro. Ma per quanto riguarda le decorazioni, mi sono limitata ai cuoricini. So bene che i mercatini avranno di meglio da offrirmi.
Terminata una lunga coda alla cassa, siamo finiti nell'area wurstel e con €1,50 ho comprato hot dog con cetrioli , senape piccante e bibitone. 
Ecco! direte, ma non sei a dieta? ma certo amici, è stato un sacrificio in nome dell'integrazione!

Se invece volete leggere di alimentazione sana per davvero, ecco il blog della mia magrissima amica Nadia https://medium.com/@nadiacamandona




venerdì 7 novembre 2014

In odore di Nobel per la furbizia.


Stamattina la pioggia mi ha suggerito di non uscire in bicicletta, così ho inforcato il passeggino e via di corsa al Mutter Zentrum. Mio figlio negli ultimi mesi si ribella a questo mezzo di trasporto e questo rende ogni cosa più difficile, così l'ho legato come un salame.
Arrivati sotto il portico ho parcheggiatoe siamo saliti, il mio piccolo riconosce il posto e appena sente il campanello inizia a scalciare, per svestirlo e infilargli le babbucce è una lotta, immaginate una nuvoletta coi cerotti e martello. Non c'è un minuto da perdere!
Mentre mi tolgo le scarpe è già scomparso nel nulla.

All'interno del centro è presente una cucina e si sfornano torte, dolci tipici ogni mattina e ogni pomeriggio. 
Oggi toccava ad Hagrid. 

Hagrid, così soprannominata da me per la sua straordinaria somiglianza al personaggio di H.Potter, è una mamma esperta di dolci, spesso si occupa di distribuire bretzeln ma oggi ha voluto esagerare. Ha pensato potesse essere utile sedersi al tavolino coi bambini. Quando ho visto il suo corpo piegarsi ho iniziato a pensare 'Ussignur' e infatti...una botta paurosa!!! La sediolina si è aperta in quattro e Hagrid è finita con la testa nel termosifone. 
"Siamo in odore di Nobel per la furbizia!" ho esclamato, ma per fortuna nessuno mi ha capito. 
Pare che le sedioline dell'asilo non siano fabbricate dalla ThyssenKrupp, ma siano semplici sedioline per bambini, non è strano??
Nessuno si è scomposto. Tutto normale, Hagrid è stata aiutata da quattro mamme e si è rialzata con una certa non chalance.
Raccolte le macerie, è tornato il sereno.

Vi sembrerà incredibile ma in questi mesi mi è capitato diverse volte di vedere teteschi che cadono, soprattutto gli anziani, scarpusciano cavolo! Inciampano per uscire dai negozi, per le scale, cadono anche in bicicletta. Quest'estate una signora in tuta bianca, stile gelataia, mi ha superata in biciletta a un semaforo e pochi metri dopo l'ho ritrovata in un cespuglio a gambe all'aria, mentre due ragazzini seri seri l'aiutavano a ricomporsi. E io? io faccio davvero fatica, purtroppo nella mia famiglia si ride per queste cose. Pensate solo che un paio di mesi fa è caduta mia madre in piazza, mia sorella avvisata dell'accaduto ci ha messo due ore per riuscire a chiamarla, non riusciva a smettere di ridere! Mio padre era dal parrucchiere e lei è rimasta sola due ore a leccarsi le ferite. Poverina. 

Riuscirò mai a diventare una persona seria? non credo proprio...

mercoledì 5 novembre 2014

Un buon motivo per non emigrare (fidatevi di me!)

Eccomi qua, sono seduta ad un tavolo di mamme e mentre sorseggio un caffé americano, l'insegnante di mio figlio si occupa della mia istruzione. Mia istruzione, avete capito bene.
Oggi abbiamo ripassato la frutta, munite di cestino dei giochi, scandendo ogni parola con tanto di articolo, ripeto decine di volte cose tipo: la mela, la pera, il melone, i meloni,ecc... per un attimo mi sono alienata e ho pensato a quanto è cambiata la mia vita da quando sono qui in Tedeschia.

Cambiare nazione e lingua non è per niente figo ne facile, ma è una sfida con se stessi. 

Rispondo alla domanda che mi fanno sempre in Italia: "e col tedesco come va?"

All'inizio mi agitavo, ogni volta che entravo in un negozio mi sentivo persa, i cartelli nei reparti? ma per indicare cosa??? per fortuna ho sposato un nerd che mi ha scaricato le applicazionei della salvezza WORD LENS e DICT.CC. 
Word Lens traduce i cartelli inquadrati dalla telecamera dal tedesco all'inglese mentre Dict.cc. è un dizionario di tedesco completo di suoni, insomma una manna dal cielo. Arrivata alla cassa iniziavo a sudare, i metodi di pagamento sono diversi ed ero davvero stranita, per non parlare dello scontrino che ti viene dato solo se richiesto.
Inoltre, all'inizio non avevo un conto tedesco e molti negozi non accettano carte straniere, il perché resta un mistero ma intanto i mal di testa non si contano. Quando ho finalmente aperto il conto è stato peggio, perché se inserisci un bancomat tedesco, il bancomat parla tedesco! NUOOOOO!!!! Non sapete quante volte mi sono fatta aiutare da pensionati in coda dietro di me!

Ed eccomi girare per i supermercati col telefono in mano e il braccio teso con un grosso punto di domanda sulla testa tipo nuvoletta di Fantozzi. Mio figlio per aiutarmi, grida tutto il tempo e prende tutto ciò che gli capita sotto mano, immaginate il divertimento.

Poi è subentrata una fase di rabbia. Chepppalle non si capisce niente! Dieci modi di salutare, saluti diversi per 4 fasi della giornata, menù dei ristoranti solo in tedesco (raramente in inglese). Avete mai provato a ordinare leggendo arabo? io e mio marito con i cellulari a tradurre scansionando il menù per poterlo leggere in inglese, che sucata!! Vi garantisco che è dura. 
E la posta? no ma parliamo della posta. Qui si usa scrivere lettere, il comune scrive lettere, gli enti scrivono lettere. La mail la traduco velocemente ma cavolo la lettera???contratti luce e telefono? Per fortuna mio marito ha dei colleghi davvero gentili perché altrimenti ne saremmo usciti pazzi! 
Nessun ente in Tedeschia traduce in altre lingue, nonostante abbiano, insieme a UK, uno dei più alti tassi di immigrazione.

Ora sono nella rilassante fase di rassegnazione. Amici sono rassegnata e felice. 
Nei supermercati sono a mio agio, traduco col telefono con una certa disinvoltura e se non capisco, chiedo aiuto in tedesco e pretendo un commesso inglese, meglio se italiano. Ho assunto l'atteggiamento del milanese "Lavoro spendo, pago pretendo"! 
I pensionati mi fanno lunghi discorsi del tutto incomprensibili, io sorrido e gli rispondo "Naturlich" cioè naturalmente, sorrido e mi allontano. In questo modo sostengo decine di conversazioni a settimana, ma chissà che cavolo avranno da raccontarmi? boh ma chi se ne frega! 
Probabilmente mi dicono cose tipo "I tuoi capelli sembrano alghe!" e io "naturalmente" e continuo felice la mia vita...

lunedì 3 novembre 2014

Nudi e felici

Oggi è una di quelle giornate in cui penso che l'estate è lontana, e l'ultima è passata davvero velocemente tra traslochi e scatoloni, ma per fortuna siamo riusciti a ritagliarci qualche weekend in giro per i laghi della Baviera e, a pensarci bene, non vi ho ancora raccontato che...

La Tedeschia insieme alla Francia, per chi non lo sapesse, è uno dei paesi europei dove è più praticato il naturismo. 
Monaco in particolare , offre diverse zone a chi ha voglia di stare a contatto con la natura. Si avete capito bene, si può stare in città a con i gioielli al vento! non dappertutto ovviamente!
Per esempio, l'Englischen Garten, uno dei parchi cittadini più grandi del mondo, ha zone segnalate, più o meno isolate, in cui poter stare in costume adamitico. Così come a dieci minuti dalla centralissima MarienPlatz,  si può trovare lungo l'Eisebach una zona naturista , proprio lungo il fiume artificiale molto frequentato dai turisti.
Della serie, se non vi piace potete pure guardare da un'altra parte!
Nonostante queste zone offrano un certo isolamento, non sono recintate e sono frequentate da persone di ogni età, famiglie, anziani, giovani, non c'è un identikit dei frequentatori, immaginate tante macchie rosa sul prato.

So già che alcuni di voi penseranno, certo ci sono queste zone perché tanto fa freddo e non si spoglia nessuno. Errore! Vi garantisco che il clima in Baviera è del tutto simile a quello del nord Italia, anzi quest'anno in particolare è stata molto più calda l'estate in Tedeschia. 

E poi la questione naturista qui è davvero radicata .
Era il 1898 quando in Tedeschia fu fondata la prima associazione di nudisti. Nel 1913 erano già in cinquanta gli iscritti. FKK, vi dice qualcosa? vi è mai capitato di leggere questa scritta in una spiaggia o in un sentiero ? FKK significa Freikorperkultur. Naturismo è un concetto limitato per gli FKK, un vero e proprio movimento contro l'urbanizzazione, favorevole all'alimentazione vegana, la medicina naturale, le attività sportive e il piacere del corpo nudo all'aria aperta.

Insomma, più vivo in Tedeschia, più mi accorgo di quanto i tedeschi siano distanti dall'immaginario collettivo di noi italiani.

PS: Se pensate di venirci a trovare la prossima estate, ecco un sito interessante.

contro l’industrializzazione e l’urbanizzazione che contrappone alla vita cittadina l’alimentazione vegetariana, la medicina naturale, l’attività fisica per il mantenimento della salute e l’esposizione all’aria aperta senza vestiti. Si vuole liberare il corpo dal senso di pudore e di vergogna, dalla sessualità e dalle convenzioni sociali. - See more at: http://berlinocacioepepemagazine.com/spiagge-nudiste-di-berlino-1134/#sthash.XNhHC237.dpuf
Era il 1898 quando in Germania fu fondata la prima associazione di nudisti. Nel 1913 erano già 50. Il nudismo è un concetto limitato rispetto a quello di Freikörperkultur (FKK), che integra anche i principi del naturismo e della Lebensreform. Questo è un movimento contro l’industrializzazione e l’urbanizzazione che contrappone alla vita cittadina l’alimentazione vegetariana, la medicina naturale, l’attività fisica per il mantenimento della salute e l’esposizione all’aria aperta senza vestiti. Si vuole liberare il corpo dal senso di pudore e di vergogna, dalla sessualità e dalle convenzioni sociali. - See more at: http://berlinocacioepepemagazine.com/spiagge-nudiste-di-berlino-1134/#sthash.XNhHC237.dpuf
Era il 1898 quando in Germania fu fondata la prima associazione di nudisti. Nel 1913 erano già 50. Il nudismo è un concetto limitato rispetto a quello di Freikörperkultur (FKK), che integra anche i principi del naturismo e della Lebensreform. Questo è un movimento contro l’industrializzazione e l’urbanizzazione che contrappone alla vita cittadina l’alimentazione vegetariana, la medicina naturale, l’attività fisica per il mantenimento della salute e l’esposizione all’aria aperta senza vestiti. Si vuole liberare il corpo dal senso di pudore e di vergogna, dalla sessualità e dalle convenzioni sociali. - See more at: http://berlinocacioepepemagazine.com/spiagge-nudiste-di-berlino-1134/#sthash.XNhHC237.dpuf

martedì 21 ottobre 2014

Mangia, Prega, Paga!

L'argomento è scottante, me ne rendo conto.
Scrivere di religione senza che qualcuno si senta offeso è davvero difficile, pertanto mi addentro nell'argomento in punta di piedi...
Personalmente sono atea, mio marito è un neopagano o meglio un Druido, mio figlio non si tocca!
Sono un ex-cattolica e so bene che la religione in Italia è uno dei più discussi argomenti di economia. Mentre i Tg tendono a sottolineare il costo di una moschea a Quarto Oggiaro, sappiamo bene che avere il Vaticano tra i piedi costa caro a tutti i cittadini.
Servizi di sicurezza per milioni di euro, per non parlare delle migliaia di proprietà esentasse.
Non mi addentro nei Patti Lateranensi, altrimenti ci addormentiamo.

Il 64% degli italiani si dichiara cattolico, ma solo il 16% si dichiara praticante. Vale a dire che una bella fetta rientra nella categoria dei "Credo ma non pratico" come il sale che non sala. 
Come riconoscere i "Credo ma non pratico"? Vi accorgerete di loro alla messa di Natale, sono quelli che pregano in playback, oppure potete incontrarli mentre lasciano i figli davanti alla Chiesa per andare a messa, ma loro non entrano perché hanno lasciato la pentola sul fuoco. I migliori, al termine di un funerale si rivolgono al prete con tono confidenziale giustificando le proprie assenze per motivi di lavoro e puntualmente vengono interrotti da un "Lei chi è scusi?".

E se i "Credo ma non pratico" decidessero di trasferirsi in Tedeschia? che fine farebbero?

E qui viene il bello. 
Si perché è importante sapere che in Tedeschia, devi dichiarare la tua religione.

Il motivo è presto detto, ogni discepolo sostiene economicamente il proprio dio.
Come? ma semplice, dichiarando durante la registrazione all'anagrafe l'appartenenza religiosa si autorizza, in automatico, la propria "parrocchia" ad un prelievo mensile in busta paga. Questo vale per tutte le religioni, tranne per i musulmani che hanno scelto di non attuare questa pratica.

E' però giusto che io spenda due parole per i cattolici, che qui in Baviera sono tantissimi, tra cui il sempre emerito Ratzinger. I cattolici hanno scuole di ogni ordine e livello scolastico proprio come in Italia, e in questa regione sono particolarmente diffuse. Puoi iscrivere i tuoi figli ad un istituto cattolico anche se appartieni ad altro credo o ateo, semplicemente mettendo in conto che durante le pause preghiera e canti a tema (programma degli asili) ci sarà un'insegnante dedicata al gruppo che non partecipa. Personalmente preferiamo evitare, per sbaglio siamo finiti ad un open day dove c'erano più immagini di Gesù di quante ce ne siano in una sacrestia! Siamo scappati!

E' meglio? O è peggio?
Nel mio caso è meglio, ma sono certa che il fatto di assumere una posizione chiara e trasparente in merito al proprio credo, metterebbe in crisi molti italiani della terra di mezzo. 


domenica 19 ottobre 2014

Trova l'intruso...

Stavolta devo fare una premessa.
Qui in Tedeschia essere un immigrato equivale ad essere un tedesco. Stessi doveri e stessi diritti, ma c'è un dettaglio che non bisogna trascurare se a qualcuno di voi venisse in mente di seguirmi...
bisogna sapere il tedesco. Non ci sono scappatoie e mi duole dirvi che in tutti i centri dal municipio alle scuole ufficiali che accolgono gli immigrati, tutto avviene in tedesco, iscrizioni, compilazione dei moduli, ecc...magari qualcuno vi ha raccontato che con l'inglese si fa tutto. Beh vi hanno detto una bugia. Questo è un problema. Inutile negarlo, ne ho discusso diverse volte con persone che vivono qui da molti anni e tutti concordano. 

Vi racconto cosa è successo alla mia prima lezione di tedesco...
Immaginate di avere una cartina del mondo. A casaccio mettete quattordici bandierine sparse per tutti i continenti, ecco insomma la mia classe è come si suol dire ben assortita!

Più o meno puntuali, ci siamo presentati tutti, utilizzando ogni tipo di trasporto, dai piedi al treno. Un po' con dei libri e un po' senza, tra cui la sottoscritta. Il fatto di vedere un po' di libri uguali mi ha subito insoppettita, normale, ma era scritto nel modulo di iscrizione... in tedesco! 
Già, iscriversi è stata una bella sudata perché la segretaria della scuola parla inglese come Renzi pertanto è già un miracolo che io sia stata assegnata ad una classe! Un libro, come ho fatto a non pensarci! forse perché era indicato come un codice IBAN?? il mio compagno di banco, tale Attila, parlucchia inglese e ho subito inviato una mail a mio marito per fare l'ordine su Amazon. 

Identikit dell'insegnante: nome Bernarda, anni sessanta (quelli in cui era giovane), pazienza: troppa!
anche se nelle prime ore era molto agitata! si perché i tedeschi sono quadrati e se qualcosa va storto, vanno subito nel pallone! indovinate un po'? c'erano tre studenti di troppo! Avete capito bene, tre!

Bernarda ripeteva l'appello regolarmente ogni quarantacinque minuti (forse sperava si smaterializzassero...) Dopo il quarto appello ho iniziato a dubitare io stessa di aver sbagliato classe. Ma ecco trovati gli intrusi, almeno i primi due, la strana coppia di vietnamiti viene accompagnata fuori da un altro insegnante, si allontanano coi visi imbarazzati e spariscono nel corridoio. Io ho avuto la decenza di coprirmi il volto mentre Amnu l'indiano alla mia destra è letteralmente caduto dalla sedia dal ridere.
Da diciassette a quindici, va bene no? nein! la lista dice che siamo quattordici...e il terzo intruso? 
Amici io di persone confuse ne conosco assai, molte sono tra di voi, ma vi pare possibile che dopo 4 ore di lezione di tedesco, non ci si possa accorgere che non è il corso d'inglese?? Ero incredula e ho iniziato a pensare seriamente ad una candid camera! Il cinese ci aveva ingannati! Convinto fino al midollo di essere al corso d'inglese, continuava a sostenere di non aver sbagliato corso fino all'ultimo minuto, quando è stato allontanato a forza da un'altra insegnante. 

Che volete che vi dica?! il solito tarocco cinese...

giovedì 16 ottobre 2014

Ci vuole un fisico bestiale!

Schwimmbad amici!
Ecco la parola di oggi: Schwimmbad cioè piscina.
Anche Erding ha la sua piscina comunale, e ci mancherebbe penserete voi, non è poi così scontanto ma c'è! La piscina comunale di Erding ha una parte all'aperto per l'estate e una al coperto per l'inverno con tre piscine per i grandi e una per i bambini che non pagano l'ingresso fino ai 6 anni.
L'ingresso ha un costo di €3,80 e include l'utilizzo di tutte le piscine, degli spogliatoi, dell'area sauna e bagnoturco.  Ma si dai lo sapete che qui sono fissati con le saune perché fanno bene bla bla...comunque, all'interno ci sono anche due bar, perché la birra qui non deve mai mancare! Resta aperta dalle 8 alle 21,30 dal lunedì alla domenica.
Costa tanto? o poco? boh in questo momento non ho idea dei prezzi in Italia, ma a me onestamente sembra un buon prezzo.
Oggi come al solito non mi sono annoiata, appena arrivati mentre pagavo l'ingresso mio figlio è sparito nel nulla! si avete capito bene, è corso in cortile a giocare e mi ha fatto prendere un colpo. Negli spogliatoi è scappato nuovamente con indosso solo il pannolino da piscina e le crocs blu, altro giro altro regalo. Arriviamo alla piscina e manca poco che finiamo in acqua tutti e due perché alla vista dell'acqua ha iniziato a scalciare come un cavallo pazzo.

Ma eccomi finalmente su una sdraio, sdraiata? ma figuriamoci! Vigile e attenta l'ho seguito in lungo e in largo e per un'ora e mezza non è voluto uscire dall'acqua. Poi è arrivata la fame e il conseguente cambio pannolino. Risultato? durante il cambio è riuscito a fare la pupù sul mio accappatoio, di quella liquida, quella famosa della pubblicità. Non contento ci ha pucciato pure i piedi e ripulirlo è stato l'ennesimo divertimento. L'aria si è fatta subito pesante e credetemi l'odore che emanano i bambini è davvero insopportabile, ma che ve lo dico a fare, tanto lo sapete che è figo avere figli!

mercoledì 15 ottobre 2014

Non basta essere maiala per avere successo! (Parco Giochi vs Peppa Pig - 1:0)

Peppa Wutz in Tedeschia è la più famosa Peppa Pig per noi italiani.
Wutz è un termine del dialetto bavarese per definire il maiale. E adesso non fate i radical chic! E' impossibile non conoscerla, in televisione è un costante martello, su Rai Yoyo viene trasmessa per ore e ore, e se proprio non avete figli, l'avrete certo incontrata al supermercato, al bar, nei negozi d'abbigliamento, insomma Peppa per gli italiani è una vera e propria ossessione!

Prima di partire per la Tedeschia ammetto di averla vista anch'io, si è così. Riassumo brevemente: Peppa Pig racconta la quotidianità di una famiglia di 4 maiali, i figli sono Peppa e George, Peppa è la sorella maggiore, capricciosa e viziata, a tratti insopportabile. I genitori sono quasi sempre presenti, la madre è una donna lavoratrice tutto fare. Il padre è un po' goffo, profilo da ladro di angurie, imbranato in tutto, l'unica figura maschile senza senso dell'orientamento, insomma uno sfigato! E la figlia non perde occasione per deriderlo.  Peppa viene trasmessa poco qui in Tedeschia e non ha avuto nessun tipo di riscontro, tanté che girando in lungo e in largo non è semplice trovare gadget, qualcosina si, ma niente di clamoroso. Peppa non è piaciuta, non è strano? E' meglio o peggio? Non sta a me giudicare, ma una cosa è certa: la tv per bambini qui, funziona proprio diversamente. 

I cartoni, ad esempio, non seguono fasce orarie precise. Mi spiego meglio. Ogni giorno accendo la tv più o meno negli stessi orari e vediamo sempre cartoni animati diversi. Ipotizzo sia fatto appositamente per non creare dipendenza perché non saprei come altro spiegarlo. 

E qui si arriva al nocciolo della questione. 

Le mamme tedesche non amano particolarmente lasciare i bambini davanti alla TV, lo dimostra il fatto che sono diffusissime le tute da pioggia e da neve, completini impermeabili composti da pantalone, giacchetta, copri scarpe per i gattonatori o stivaletti per i bipedi. Acquisto indispensabile per poter portare i bambini nei parchi anche quando ha appena piovuto o nevicato. Insomma la pioggia non può essere una scusa e per loro è impensabile rimanere chiusi in casa per tutto l'inverno. Condivido questo pensiero e ho appena acquistato anch'io un completino per mio figlio, della serie caro inverno ci fai un baffo!! 

lunedì 13 ottobre 2014

Ciapa su e porta a ca'

Non voglio annoiarvi col mio primo giorno al Mutter Zentrum, perché è troppo figo e basta.
Ho invece conosciuto una donna molto interessante, Marlene. E' un insegnante d'inglese, ha tre figli (molto comune qui) parla tedesco, russo, polacco e al liceo ha studiato italiano. Facciamo subito amicizia,  si scusa per il suo italiano e iniziamo a parlare del corso di lingue che inizierò questo venerdì.
Si perché venerdì si comincia.
Marlene insegna in una delle tante scuole internazionali sparse sul territorio. Le scuole internazionali sono nate principalmente dall'esigenza di aiutare mamme e bambini stranieri ad integrarsi, sono veri e propri istituti riconosciuti e co-finanziati dallo Stato.
Arrivare in un Paese e pensare di non parlare la lingua, annulla quasi totalmente l'integrazione. Non è pensabile, ne per i figli, ne per i genitori. E il tedesco è difficile, inutile improvvisarsi, è una lingua complessa che va studiata, a meno che non si voglia passare il resto della vita a guardare la Rai.
Alla Scuola Internazionale si svolgono corsi di lingua tedesca per il livello base A1 e il livello avanzato B1. Le lezioni si tengono quattro giorni a settimana, in tre diverse fasce orarie, dalle 9 alle 21. Sono 5 ore di lezione al giorno. Ogni ora costa 1€ che viene versato giornalmente a seconda delle ore che decidi di fare. E i bambini che fine fanno? I bambini da 1 a 3 anni se ne stanno nell'area Kinder Garten per tutto il tempo delle lezioni e il servizio è incluso nella quota mensile. Si avete capito bene! Le mamme possono studiare in pace e bimbi sono al sicuro.
Marlene mi ha spiegato che in Germania, la politica è a favore della famiglia ed è importante che la donna conquisti la sua indipendenza, che possa svolgere un lavoro per realizzarsi e sostenere la famiglia e qui ne fanno di figli!
Terminato un anno di frequentazione bisogna superare un esame e loro garantiscono il livello di lingua che ti viene attribuito, ti consegnano un certificato per esempio B1 che ti consente di accedere subito ai colloqui di lavoro. Ora i più polemici di voi potrebbero anche avanzare una critica: per una mamma immigrata senza lavoro, anche  centosessanta euro al mese sono comunque tanti soldi!
A parte che se vivi in Italia sai perfettamente che non esistono questi istituti e per quanto mi riguarda dovremmo solo prendere esempio, ma aggiungo che le mamme a tempo pieno qui, ricevono un bonus mensile dallo Stato fino al compimento dei tre anni del figlio. 
Quindi, citu! CIAPA SU E PORTA A CA'!

venerdì 10 ottobre 2014

La Germania ficca un calcio in culo all'Italia!

Perdonate la volgarità, ma non sono una scrittrice, sono solo una mamma e a volte essere espliciti non è semplice. Ieri sono stata al parco per pranzare e ho conosciuto due papà spagnoli che mi hanno invitata a visitare il Mutter Zentrum, e così stamattina ho avuto l'ennesima epifania: l'Italia vive nel Medioevo. 
In Germania i bambini sono al centro di tutto, un patrimonio umano da tutelare sempre e comunque. Da anni le mamme tedesche si sono organizzate e questi M.Z. sono sparsi in tutto il Paese.
Mi spiego meglio. 
I M.Z. nascono dall'esigenza di creare un luogo di incontro per genitori e figli di età da 1 ai 3 anni, per poi passare ad un normale kinderGarten (quella che noi conosciamo come scuola materna). Stamattina mi sono presentata senza appuntamento, presentata da Daniel (il  padre spagnolo di cui sopra) , ero un po' in imbarazzo, si insomma non conosco la lingua, ma la Responsabile del centro è venuta subito in mio soccorso, ha sposato un sardo e parla italiano. Si è presentata con un sorriso degno di un bravo venditore, ma in realtà non mi ha venduto niente, è solo senso di accoglienza. Mi ha offerto una tazza di caffè, e mi ha spiegato che posso portare mio figlio al M.Z. ogni giorno, è aperto 20 ore a settimana e se mi fermo con lui posso usufruire del centro, attrezzato con giochi e maestre tedesche qualificate, in modo totalmente gratuito, le consumazioni al bar hanno un costo di 50 centesimi. Mi ha fatto presente che sarebbe utile sia per la socializzazione di mio figlio che per la mia, e poi guardandomi negli occhi come se fossi un'amica mi ha detto "sai l'inverno è lungo e avere un luogo d'incontro in cui puoi stare al caldo con tuo figlio, farlo giocare e imparare la lingua, conoscerai altre mamme, potrebbe essere importante". Certo che è importante! e se volessi lasciarlo per fare delle commissioni? si può fare. Dopo un iniziale periodo in cui il piccolo conosce le maestre si può lasciare , il costo è di 2€ la prima ora e 50 centesimi le ore successive.
E poi aggiunge ingenuamente "anche l'Italia è il paese delle mamme, della famiglia, anche voi avete centri d'incontro?" proprio centri d'incontro no, ma abbiamo le sentinelle!...

sabato 4 ottobre 2014

Cinque minuti di cronaca al Tg delle 20

Paese che vai, usanze che trovi.
A Erding una gongolante cittadina a nord di Monaco si svolge il mercato ogni giovedì, e voi penserete: beh che c'è di strano? è tutto strano!
Intanto scordatevi cinesi e indiani con gli accessori tarocchi di ogni genere, ammetto di averli cercati, sapete la forza dell'abitudine! niente chanel, dior ma strudel e wurstel! Un pò disorientata dall'assenza di personale colored, mi sono accorta che nonostate la notevole quantità di persone, la maggior parte di loro impiegava il proprio tempo a fare la fila (vedi diapositiva) ogni banchetto la sua coda! e mentre i nostri pensionati italiani sfoggiano valigette con rotelle da ritorno al futuro, qui il cestino di vimini è l'accessorio più cool!
Distratta dal profumo dello strudel, non mi accorgo dell'arrivo di una scolaresca di prima elementare, che viene "liberata" proprio accanto al passeggino di mio figlio! Questione di pochi minuti, la maestra fece un discorso breve con voce ferma, i bambini erano in silenzio, quando all'improvviso scomparvero in gruppi di quattro. Ma che succede? dove vanno i bambini da soli in un mercato?? ho detto ad alta voce (tanto non mi capisce nessuno)
e invece una ragazza in fila con me aveva capito e in inglese mi ha spiegato che i bambini avevano il compito di disegnare una bancarella e scrivere un tema sul mercato. 
- Si ma senza la maestra? 
- Certo se ci sono problemi qualcuno li aiuta. 
- Li aiuta??
Sono quelli in momenti in cui ho la percezione di quanto in Italia sia diffusa la paura, la sfiducia nel prossimo, quella sensazione amara di pensare che se non sei un genitore o un tutore, non ti importerà niente di un bambino in difficoltà. Una scelta del genere da parte di una maestra italiana, le costerebbe il posto di lavoro con l'unico guadagno di cinque minuti di cronaca al Tg delle venti.
Ma basta scavalcare le Alpi per vedere con rinnovata fiducia anche un semplice mercato e sentire quella dolce sensazione di non essere soli.

lunedì 29 settembre 2014

I picchiatori di Castagno


I parchi in Tedeschia non sono come i parchi italiani, non parlo solo di pulizia e investimenti da parte dei comuni per tenerli puliti, sono le persone che hanno un approccio alla natura profondamente diverso. Dimenticate l'immagine tipica della nostra penisola dove i parchi sono spesso il ritrovo per badanti in pausa sigaretta, anziani in stato confusionale, adolescenti in preda a delirio ormonale; niente di tutto questo! Qui ci sono tanti bambini, ragazzini, i giochi i più impensabili e fighissimi, curate costruzioni in legno e corda, enormi vasche di sabbia, scivoli che neanche i Goonies!  Oggi però è accaduto un fatto che è stato come un'epifania! Mentre spingevo mio figlio sull'altalena, sono arrivati un gruppetto di bambini sui dieci anni, pantaloncini, calzettoni di spugna e sandali, muniti di bastoncini di legno e sacchetti. Hanno circondato il grande castagno e hanno iniziato a tirare per aria i bastoni, ridevano e saltavano. Ma che fanno? picchiano l'albero? dopo qualche secondo ecco cadere a terra le castagne, decine e decine, e riempiti i sacchetti fino all'orlo, soddisfatti e felici vengono raggiunti dai genitori vestiti come loro ma molto più alti e via verso casa! 
Ecco la mia epifania, forse abbiamo dimenticato che i soldi non sono l'unico veicolo per ottenere qualcosa che ci piace, anzi forse educare i nostri figli ad ottere quello che vogliono con mezzi che escludano il denaro, potrebbe esserre un modo per mettere in circolazione adulti più felici :)




sabato 20 settembre 2014

Ufficialmente Tetesca!

Una delle cose che amo di più della Baviera sono i centinaia di km di piste ciclabili!! In bici puoi raggiungere davvero ogni luogo, non solo girare dentro Monaco dove tutta l'urbanizzazione è studiata per consentire alle biciclette di correre felici, ma il bello è che le piste raggiungono tutte le cittadine!
Per i teteschi è normale! Normale?? per un'italiana è un sogno! 
Io a Torino, non solo ho rinunciato alla bicicletta, ma è durissima pure col passeggino, una gincana continua tra escrementi e radici, auto sui marciapiedi! un incubo!
Certo in Italia c'è il sole, la pizza, la mozzarella ma lasciatemelo dire sulle bici qui la sanno davvero lunga! Oggi abbiamo fatto l'acquisto definitivo: il carrellino porta bimbo!
Sono già gasata, corro a inaugurarlo! PISTAAAAAAAAAA

lunedì 15 settembre 2014

Un tedesco marcia nel mio salotto.



Arrivato il tecnico per internet, aria imbarazzata, gli spiego subito che non parlo tedesco e se è possibile parlare in inglese. Mi spiega che non parla inglese. Ottimo! Va in bagno, si alleggerisce di tre litri di urea. Si presenta in salotto e inizia a marciare dicendo "leita! leita!" santo cielo perché fa così??? Marcio anch'io, scopro dopo un paio di minuti di marcia, grazie al dizionario che voleva una scala. Prende la scala e va via farfugliando cose. Resto interdetta, si ripresenta e inizia a smanettare coi cavi poi telefona e inizia a dire cose tipo "caput, IA, caput, iaOLL" ricomincia a smanettare, poi mi fa firmare un foglio, dice "zvai Zeitung gut gut".
"gut gut a Lei caro signore " e se ne va.
Speruma bin